“No, io devo completare il lavoro a Milano. La ripresa deve partire da Milano, vedo già dei segni, vedo però un percorso molto difficile e quindi è necessario e sono ben felice di essere il sindaco di Milano e rimanere a fare il sindaco”. Così Giuseppe Sala, replica alla conduttrice di ‘Otto e mezzo’ che ha chiesto al primo cittadino del capoluogo lombardo se è pronto a entrare nel governo nel caso glielo chiedesse il premier Conte. “Il mio giudizio fino ad oggi di Conte – continua il sindaco – è buono. Dobbiamo attribuire a Conte i meriti che ha perché se siamo qua molto dipende anche dal governo, mi pare che abbia annunciato i temi giusti”.
“Mi rimane una curiosità: quando dice convocherò a Palazzo Chigi le varie parti sociali per parlare del piano di sviluppo del Paese lo farà avendo già un piano in tasca da discutere con le parti sociali o vorrà costruirlo insieme? Io credo e spero abbiano già una traccia di piano, se no rischia di diventare un brainstorming”, spiega ancora Sala.
Per il sindaco di Milano è il momento di “scelte veloci”. Rispondendo alla conduttrice che gli ha chiesto se vede possibile l’unità con l’opposizione auspicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolinea che “è difficile, un conto è la trasparenza e parlare in maniera chiara a tutti, ma in un momento in cui servono decisioni rapide non penso sia semplicissimo” il confronto con parti sociali e opposizioni, altrimenti il rischio è di rimanere “in questa situazione per parecchi mesi. Quindi va bene il rispetto delle norme democratiche ma non credo che ci sia tutto questo spazio per arrivare a mille mediazioni”, conclude Sala.