Spazio, contratto Esa da 495 mln per Thales Alenia Space Italia  

di Andrena d'Aquino Dall'agricoltura sostenibile alla sicurezza alimentare al monitoraggio del ghiaccio polare, l'Esa spinge sulle sfide legate all'ambiente e ai cambiamenti climatici e annuncia la firma oggi di tre importanti contratti con industrie europee per un valore complessivo di 1,33 miliardi...

di Andrena d’Aquino 

Dall’agricoltura sostenibile alla sicurezza alimentare al monitoraggio del ghiaccio polare, l’Esa spinge sulle sfide legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici e annuncia la firma oggi di tre importanti contratti con industrie europee per un valore complessivo di 1,33 miliardi di euro. I contratti sottoscritti con Thales Alenia Space Italia, Thales Alenia Space France e Airbus Spagna puntano alla realizzazione dei nuovi satelliti Sentinel – Cimr, Chime e Lstm – del programma europeo Copernicus. In questo quadro, l’Esa per la missione Cimr ha annunciato la firma di un contratto con Thales Alenia Space Italia, joint venture Thales (67%) e Leonardo (33 %), per 93 milioni di euro, la prima tranche di un contratto globale di 495 milioni di euro, per la realizzazione del Radiometro a microonde per imaging dei satelliti Copernicus per il monitoraggio ambientale (Copernicus Imaging Microwavve Radiometer). Il contratto con Thales Alenia Space Italia per la missione Cimr è stato firmato a Palazzo Chigi alla presenza del Sottosegretario al Consiglio dei Ministri d’Italia, Riccardo Fraccaro, del direttore del programma di osservazione per la Terra dell’Esa, Josef Aschbacher, e del Ceo di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini.  

La firma del contratto Copernicus “è importante per l’Italia e per l’Ue” ha detto Fraccaro. “Durante il Consiglio ministeriale dell’Esa a Siviglia dello scorso anno, come Governo abbiamo scommesso sull’ambizioso piano di sviluppo del programma Copernicus. L’Italia -ha sottolineato Fraccaro- ha scelto di sostenere con forza un impegno economico più grande del passato, impegnandosi a garantire la continuità dei programmi con una forte presenza dell’industria nazionale e degli investimenti nel campo dell’osservazione della Terra”. “Siamo estremamente soddisfatti del risultato, che stabilisce importanti margini di crescita, con un significativo ritorno in termini di sviluppo produttivo ed economico non solo per l’Italia ma anche per l’Europa” ha commentato ancora il Sottosegretario Fraccaro.  

 

“Siamo orgogliosi di essere a capo di questa missione cruciale per le comunità dell’Artico, in quanto Cimr fornirà servizi operativi sui ghiacci marini e il monitoraggio continuo dell’ambiente artico” ha detto Massimo Comparini, ad di Thales Alenia Space Italia commenta la firma del contratto con l’Esa per la missione della nuova Sentinella di Copernicus.  

Per il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, “la firma di questi contratti per le nuove Sentinelle” del programma spaziale europeo Copernicus “è un motivo di particolare orgoglio per l’Italia perché dimostra quanto sia stata avveduta e lungimirante la decisione dell’Italia, assunta alla ministeriale di Siviglia, di partecipare con una sottoscrizione importante al programma con 370 milioni di euro, posizionandosi al secondo posto” fra i Paesi membri.  

“E’ l’inizio di un lavoro importante che verrà” ed i dati dei nuovi satelliti Sentinel di Copernicus rimarranno “open” come gli altri, ha assicurato il direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacher, presente a Palazzo Chigi alla firma del contratto con Tas Italia.  

Nella rosa dei contratti siglati oggi dall’Esa, per la missione Chime l’Agenzia Spaziale Europea ha firmato un contratto del valore di 455 milioni di euro con Thales Alenia Space France che guiderà lo sviluppo del Copernicus Hyperspectral Imaging Mission. Il contratto è stato firmato alla presenza del ministro francese dell’Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire. E c’è anche il colosso italiano Leonardo nella realizzazione del payload iperspettrale della missione Chime di Copernicus, un impegno che l’azienda italiana realizzerà sulla base dell’esperienza acquisita con la missione Prisma.  

 

Lo stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze) si occuperà di realizzare “il cuore nobile dello strumento iperspettrale di Chime: il telescopio, il sistema dei piani focali e gestirà la calibrazione dello strumento a terra prima del lancio” spiegano i tecnologi di Leonardo. Il telescopio è formato da alcuni specchi di diverse dimensioni, il più grande di circa 400 mm, che sarà proprio l’ottica con il compito di osservare il nostro pianeta. Il sistema dei piani focali è invece il sistema che raccoglie ed elabora l’immagine osservata trasmettendola al computer di bordo. Leonardo sottolinea che ciò che “rende unici questi elementi è la loro capacità di catturare immagini di una porzione di Terra con una altissima qualità, definizione, dettaglio e ad alta risoluzione spettrale. La calibrazione consiste invece in un mix di test e tarature della strumentazione per calibrarne l’accuratezza”.  

Il terzo contratto firmato dall’Esa riguarda la missione Lstm ha un valore di 380 milioni di euro ed è stato sottoscritto con Airbus Spain alla presenza del ministro spagnolo della Scienza e dell’Innovazione, Pedro Duque. Con questo contratto per la prima volta la Spagna guiderà lo sviluppo di una missione Sentinel del programma Copernicus. In dettaglio, la missione Chime – Hyperspectral Imaging Mission- sarà applicata alla sicurezza alimentare, allo studio del suolo, dei minerali e della biodiversità, la missione Lstm- Land Surface Temperature Mission – sarà dedicata all’agricoltura sostenibile e alla gestione delle aree urbane, la missione Cimr – Passive Microwave Radiometer – sarà dedicata allo studio dei mari, delle temperature di superficie e alla concentrazione dei ghiacci. Ogni missione è dunque impostata dall’Esa “per aiutare ad affrontare le diverse e principali sfide ambientali come gestione dell’agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, monitoraggio del ghiaccio polare a sostegno dell’Ue.” e per la “politica integrata per l’Artico” e tutti dati saranno open e utilizzati per comprendere il cambiamento climatico.  

“Siamo entusiasti di firmare questi contratti con l’industria oggi” ha scandito il direttore dei programmi di osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacher. “Non solo perché, una volta costruita, ogni missione si rivolgerà alle reali sfide ambientali ed a promuovere il programma faro europeo Copernicus, ma anche perché noi abbiamo bisogno di aiutare a mantenere i nostri partner industriali in ‘buona forma’ in questa emergenza Covid-19, che ha portato indicibili danni all’economia e alla sicurezza dell’occupazione” ha aggiunto Aschbacher che ha infine evidenziato anche che “nonostante i problemi che ruotano attorno all’emergenza sanitaria del Covid-19, è fondamentale continuare a creare nuovi spazi e nuove tecnologie e continuare a sviluppare, costruire e lanciare satelliti che portano a nuove conoscenze e servizi portano vantaggi a tutta l’umanità”. 

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