Non solo curare ma nella vita si deve anche prevenire. Come? Il segreto della longevità risiede nello stile di vita. Ecco i risultati ottenuti nell’ultimo studio.
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Un buon stile di vita aumenta la longevità
Un recente, studio condotto su veterani negli Stati Uniti, ha dimostrato che adottare un determinato stile di vita entro la mezza età può essere predittivo di una maggiore longevità. In particolare, sono emersi alcuni fattori che hanno avuto un impatto significativo sulla durata della vita, anche in età più avanzata.
Il focus della medicina preventiva sta gradualmente spostandosi dalla semplice cura delle malattie associate all’invecchiamento verso la prevenzione delle stesse. In questo contesto, lo stile di vita diventa il “farmaco” fondamentale per ottenere risultati che, a volte, sembrano incredibili.
Lo studio, presentato all’incontro annuale della American Society for Nutrition, è stato condotto da Xuan-Mai T. Nguyen, specialista in scienze della salute presso il Department of Veterans Affairs e studente di medicina presso il Carle Illinois College of Medicine. Ha coinvolto un gruppo di oltre 700.000 veterani americani e ha dimostrato che l’adozione di otto specifiche abitudini entro la mezza età può incrementare l’aspettativa di vita di almeno 20 anni.
Le otto abitudini consigliate
Le abitudini individuate non sono nuove, ma ciò che questo studio ha dimostrato è l’associazione tra queste e il guadagno in salute negli anni di monitoraggio. I ricercatori hanno utilizzato dati clinici e questionari raccolti tra il 2011 e il 2019, coinvolgendo adulti di età compresa tra i 40 e i 99 anni.
Le otto abitudini identificate sono:
- attività fisica regolare;
- assenza di dipendenza da oppioidi;
- smettere di fumare;
- gestire lo stress;
- seguire una dieta salutare;
- limitare il consumo di alcol;
- avere un’adeguata igiene del sonno;
- coltivare relazioni sociali positive.
Secondo i risultati dello studio, gli uomini che avevano adottato tutte e otto le abitudini all’età di 40 anni hanno vissuto in media 24 anni in più rispetto agli uomini che non ne avevano adottata nessuna. Per le donne, l’adozione di tutte e otto le abitudini è stata associata a un incremento di 21 anni di aspettativa di vita rispetto a quelle che non ne avevano adottata nessuna.
Quali abitudini hanno un maggior impatto
Alcune abitudini hanno dimostrato di avere un impatto maggiore. La scarsa attività fisica, l’uso di oppioidi e il fumo sono stati associati a un rischio di mortalità superiore di circa il 30-45%. Allo stesso modo, lo stress, l’abuso di alcol, una dieta poco salutare e una cattiva igiene del sonno sono stati associati a un incremento del rischio di mortalità di circa il 20%. Infine, la mancanza di relazioni sociali positive è stata associata a un aumento del 5% del rischio di mortalità.
È importante sottolineare che anche adottare uno stile di vita più sano in età avanzata può ancora contribuire ad una maggiore longevità. Anche se il guadagno stimato in termini di aspettativa di vita diminuisce leggermente con l’età, rimane comunque significativo. Pertanto, apportare anche solo piccoli cambiamenti nello stile di vita durante i nostri anni ’40, ’50 o ’60 può essere vantaggioso.
È importante notare che questo studio è di natura osservazionale e non dimostra una relazione di causa-effetto. Tuttavia, i risultati sono in linea con un nutrito gruppo di ricerche che sostengono il ruolo dello stile di vita nella prevenzione delle malattie croniche e nella promozione dell’invecchiamento sano.
Questa ricerca sottolinea l’importanza di adottare uno stile di vita sano fin dalla mezza età, in quanto può avere un impatto significativo sulla durata e sulla qualità della nostra vita. Investire nel nostro benessere attraverso scelte di vita consapevoli può fare la differenza, consentendoci di godere di una vita più lunga e in salute.
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