Polifarma e daVi DigitalMedicine annunciano l’ampliamento della collaborazione di ricerca, sviluppo e commercializzazione di dispositivi medici digitali – avviata nel 2022 per i Digital Therapeutics – a nuovi prodotti quali Digital Drug Supports e dispositivi di monitoraggio digitale per lo sviluppo delle terapie digitali.
Scopo della collaborazione è innovare il trattamento delle malattie croniche, che rappresentano la prima emergenza sanitaria del nostro paese, offrendo nuove opportunità di salute ai pazienti con disturbi della vista e gastrointestinali.
“La missione della nostra società è innovare la gestione delle malattie croniche attraverso terapie bio-digitali, in grado di favorire il massimo beneficio della terapia farmacologica e di promuovere modifiche dei comportamenti orientate alla salute – dichiara Andrea Bracci, Amministratore Delegato di Polifarma –. Negli ultimi anni con la tecnologia digitale abbiamo trasformato i nostri processi aziendali, ora è il momento di procedere con la trasformazione digitale della salute e in particolare delle modalità di diagnosi, terapia e monitoraggio delle malattie. Lo scorso anno abbiamo avviato progetti di ricerca e sviluppo di Digital Therapeutics per il trattamento della ipertensione arteriosa, oggi allarghiamo questa collaborazione a nuove tipologie di prodotti di Digital Medicine, i Digital Drug Supports e i dispositivi di monitoraggio digitale per il telecontrollo della vista”.
Oggetto di questa nuova fase della collaborazione tra Polifarma e daVi DigitalMedicine sono lo sviluppo di Darsana, candidato dispositivo medico digitale per il monitoraggio della funzione visiva, e di un Digital Drug Support per ottimizzare l’azione di farmaci per lo svuotamento intestinale nella preparazione di indagini diagnostiche.
Darsana è un dispositivo digitale di misurazione per il telecontrollo della funzione visiva che consente al paziente di effettuare in modo autonomo, con una App sul proprio smartphone, i test di Amsler, Macchia Cieca, Tavola Ottotipica e Test di Ishihara. I risultati dei test vengono inviati direttamente al medico oculista, che può in tal modo controllare la funzione visiva in modo costante e identificare precocemente eventuali necessità di approfondimento.
“Il significato di Digital Medicine riguarda il software che migliora gli esiti clinici della malattia, sia attraverso misurazioni, sia attraverso interventi. Lo sviluppo di Digital Therapeutics, Digital Drug Supports e Digital Monitoring richiede competenze varie e differenziate, che sono distribuite tra imprese farmaceutiche, startup innovative e accademia” afferma Giuseppe Recchia, co-fondatore e CEO daVi DigitalMedicine “Solo con un reale approccio di Open Innovation è possibile mettere insieme ed allineare tutte queste competenze necessarie allo sviluppo di questo prodotti”.
Terapia bio-digitale significa coniugare la garanzia di provata efficacia, esperienza e affidabilità dei farmaci maturi con l’innovazione dei prodotti di Digital Medicine, quali Digital Therapeutics, Digital Drug Supports e Digital Monitoring. Il primo progetto della collaborazione tra Polifarma e daVi DigitalMedicine ha interessato la ricerca e sviluppo di QK-Digital, un candidato Digital Therapeutic per il trattamento della ipertensione arteriosa.
“Abbiamo completato la fase di ricerca – dichiara Silvana D’Alessio, Responsabile R&D Polifarma – e comunicato i risultati alla fine dello scorso anno nei congressi della Società Italiana Ipertensione Arteriosa e della Società Italiana Medicina Generale. Siamo prossimi all’avvio della fase di Discovery, ovvero di sviluppo del software che rappresenta il principio attivo della nuova terapia digitale. A guidare questo sviluppo è uno Steering Committee composto da esperti aziendali, da pazienti e da pazienti esperti, da medici specialisti nell’ipertensione arteriosa, da medici di medicina generale e da farmacisti ospedalieri”.
I Digital Drug Supports sono dispositivi medici basati su applicazioni digitali che consentono al paziente di modificare il proprio comportamento nei confronti del farmaco, creando in tale modo le migliori condizioni d’uso del farmaco. Ciò avviene ad esempio attraverso il ricordo della assunzione, la formazione sulle modalità di inalazione o ingestione, la condivisione delle esperienze con altri pazienti trattati precedentemente, la comunicazione con il medico, il supporto sociale da parte dei familiari, la gestione degli eventuali eventi indesiderati associati all’uso del farmaco.
“In aggiunta ai Digital Therapeutics, Digital Drug Supports e dispositivi digitali di monitoraggio, eventualmente associati o combinati con i nostri farmaci, rappresentano un completamento della nostra pipeline e del nostro portfolio e riflettono il nostro approccio alla ricerca e alla commercializzazione dei prodotti centrato sul paziente e rivolto al trattamento di malattie croniche” ha ricordato Bracci.
“Questa collaborazione – conclude Recchia – rappresenta per l’Italia un ulteriore passo nello sviluppo di un nuovo modello di medicina e terapie digitali, che coniuga l’esperienza della tradizione farmaceutica con le nuove opportunità della tecnologia digitale. Oggi questo nuovo modello viene definito “Medicina Digitale”, tra qualche anno sarà chiamato semplicemente «Medicina»”.