Riscoperta probabilmente come conseguenza alla pandemia e ai molti mesi trascorsi chiusi in casa, la voglia di aria aperta e di natura ha spinto molti italiani a tornare a muoversi in bicicletta, con tutti i benefici che ne conseguono. Questa buona abitudine non solo fa bene all’ambiente, ma anche alla salute delle persone.
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In Italia la si usa troppo poco
Il velocipede, primo predecessore della bicicletta moderna, fu inventato nel 1819 e divenne diffuso soprattutto nei primi decenni del Novecento. Tuttavia, secondo i dati di Legambiente, il cicloturismo occupava solo il 4% del totale nel 2022, mentre solo il 10% degli italiani la adotta come mezzo di trasporto per andare al lavoro.
Secondo Alessandro Tursi, presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, c’è un notevole boom del turismo attivo ed esperienziale. La crescita del cicloturismo potrebbe aprire la strada all’uso quotidiano della bicicletta, poiché molte persone hanno iniziato ad utilizzarla nelle loro attività ricreative del tempo libero. Questa scoperta potrebbe avvenire anche durante le vacanze, quando si mettono in discussione le cattive abitudini e si esplorano nuove possibilità di spostamento.
I numeri dell’Italia
In Italia, due spostamenti su tre in auto avvengono all’interno delle città e per distanze inferiori a tre chilometri, rendendo il nostro Paese uno dei peggiori d’Europa in questa categoria. Con l’avvento della bicicletta a pedalata assistita, è possibile affrontare qualsiasi tipo di terreno, anche quello collinare, di conseguenza non regge nemmeno più la scusa per cui in collina è troppo faticoso utilizzarla.
La bicicletta, oltre che ad apportare numerosi benefici alla salute, rappresenta una soluzione utile alla salvaguardia del clima. Ci permette di utilizzare le risorse in modo più intelligente, inquinando meno l’ambiente circostante. Inoltre, rende le persone più sicure dal punto di vista energetico e contribuisce a risparmiare spazio pubblico: al posto di un’auto, possono essere parcheggiate dieci biciclette. I nostri spazi urbani, che sono di per sé bellissimi, si sono ormai trasformati in grandi parcheggi all’aperto.
I benefici della bicicletta sulla salute
La bicicletta ha anche un impatto positivo sulle tasche e sulla salute delle persone. È uno strumento di inclusione sociale, poiché non ha costi e può essere utilizzata da chiunque. In un periodo di crescita inflazionistica, anziché concentrarci sul cercare di mantenere basso il costo della benzina, dovremmo invece cercare di favorire le condizioni per utilizzare meno l’auto, spostandoci in modo più intelligente.
Questo, oltre a combattere la sedentarietà, è particolarmente importante se consideriamo che l’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di bambini obesi. Attualmente, ci sono 5 auto per ogni bambino, ovvero 40 milioni di auto e 8 milioni di bambini. L’80% degli alunni viene portato a scuola in macchina, mentre solo il 20% va a piedi. In Germania, ad esempio, è il contrario: l’80% dei bambini va a piedi, mentre in Giappone il 97%. Le buone abitudini vengono acquisite fin da piccoli.
La bicicletta con pedalata assistita è inoltre un modo per mantenere in salute anche gli anziani. Chi si muove quotidianamente in bicicletta ha un’età biologica inferiore di otto anni e un’aspettativa di vita superiore di due anni. La bicicletta può quindi contribuire a tamponare l’attuale squilibrio demografico e a migliorare la qualità della vita delle persone anziane.
Infine, la bicicletta rappresenta una soluzione al problema dell’incidentalità stradale. È stato dimostrato che si muore di più sulle strade in quei Paesi in cui si fa meno uso della bicicletta. I Paesi con la mortalità stradale più bassa sono Danimarca e Olanda, ovvero quelli in cui l’uso della bicicletta è molto diffuso.
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